La Sardegna è una terra antica e millenaria nella quale fin dalle epoche più lontane si tramandano leggende nate per spiegare i misteri della vita. Non esiste luogo in questa terra che non sia legato ad una leggenda e Cagliari ne conserva una tra le più antiche.
Tra i luoghi più belli della città, il colle di Sant’Elia vanta tracce di frequentazione umana che risalgono al Neolitico fino ad arrivare alla Seconda Guerra Mondiale. Le ultime campagne di scavo, invece, hanno interessato il promontorio della “Sella del Diavolo”, restituendo tracce appartenenti ad un arco cronologico molto ampio che va dall’età fenicio-punica a quella medievale.
Il profilo sinuoso del promontorio, visibile da quasi ogni affaccio panoramico della città, è diventato col tempo un simbolo identificativo di Cagliari.
Ma a cosa è dovuta, secondo la leggenda, questa caratteristica e peculiare forma incavata, simile ad una sella? Pare sia stato il Diavolo a metterci lo zampino!
La leggenda, infatti, racconta che un giorno gli angeli chiesero a Dio il dono di poter scegliere un luogo sulla terra nel quale vivere. Dio li lasciò liberi e questi scelsero, tra tutti, il luogo che trovarono più simile al Paradiso: una terra rigogliosa bagnata da acque cristalline e piccole alture collinari dove regnavano la pace e l’armonia. Il mare abbondante di pesce e la natura rigogliosa e ricca favorirono il benessere degli abitanti, che cominciarono a vivere in pace con gli angeli. Questi ultimi si stabilirono in prossimità del grande golfo che da quel momento fu chiamato “Golfo degli angeli”.
Ma dopo poco tempo, Lucifero, l’angelo ribelle cacciato dal Paradiso, cominciò a covare l’invidia per non poter abitare un luogo così bello. Tentò invano di distruggerlo, cercando di mettere gli angeli l’uno contro l’altro. Ma gli angeli erano talmente saggi da non lasciarsi corrompere dalle tentazioni e lasciarono cadere ogni tentativo di seminare discordia.
Ma a quel punto Lucifero, furente, meditò la sua vendetta: riunì il suo esercito di demoni e scatenò così la prima guerra che quella terra meravigliosa avesse mai conosciuto. Dio inviò l’Arcangelo Michele a guida delle sue milizie con l’obiettivo di contrastare i diavoli. Gli abitanti dell’isola, che da sempre avevano vissuto nell’armonia, al timore della guerra si ritirarono tra le montagne, dove costruirono torri di pietra dentro le quali nascondersi ed osservare la battaglia da lontano. Videro i due eserciti fronteggiarsi senza che mai nessuno avesse la meglio sull’altro, perdendo ormai la speranza di poter abitare nuovamente quel tratto di costa. La battaglia andava avanti da secoli e sembrava destinata a durare per l’eternità, finché un giorno, improvvisamente, l’Arcangelo Michele riuscì a disarcionare Lucifero con un solo colpo di spada.
Questi cadde da cavallo portando con sè la sella che, precipitando sulle acque del golfo, si pietrificò dando origine ad un promontorio che da allora sarebbe stato ricordato per sempre come la Sella del Diavolo.
Oggi dalla sommità del promontorio si gode di uno tra i più bei panorami di Cagliari che abbraccia in un solo colpo d’occhio tutta la spiaggia del Poetto, le saline, lo Stagno di Molentargius e il resto della città che volge ripida verso gli altri colli che ne disegnano il roccioso profilo.