Il lavoro di una guida turistica è dinamico e soggetto a ritmi altalenanti, influenzati dall’aumento o dalla diminuzione dei flussi turistici nelle località nelle quali si esercita principalmente la professione. I periodi più intensi sono solitamente quelli a cavallo delle festività comandate o quelli legati a condizioni favorevoli per gli spostamenti nelle varie località di provenienza dei turisti (promozioni sui voli, tariffe agevolate su hotel e strutture ricettive ecc). Da non trascurare, inoltre, la mobilità turistica creata attorno ad eventi di particolare risonanza su scala locale o internazionale.
Capita, quindi, che accanto a periodi di piena intensità lavorativa, una guida viva dei periodi di relativa tranquillità che rappresentano il momento migliore per pianificare ed organizzare il proprio lavoro. Esatto, organizzare e pianificare sono i due termini che maggiormente incidono sulla buona riuscita del lavoro di una guida turistica. Avere del tempo libero dalle commesse consente di dedicarsi alla ricerca dei contenuti e all’implementazione del proprio pacchetto di prodotti, ma anche al consolidamento della propria immagine (offline ed online) e alla ricerca di nuove reti di collaborazione e nuovi clienti.
Ma come organizzare al meglio la gestione del tempo? Semplice! Creando un portfolio di visite guidate ed escursioni da utilizzare all’occorrenza a seconda dei committenti (T.O., scuole e agenzie turistiche) o dei clienti privati (target residente, turisti, ecc).
Nel portfolio di prodotti di una guida turistica non possono mancare almeno tre tipologie di visite guidate:
Ne parlerò nel corso di Web Marketing, Storytelling e Sharing Economy per guide turistiche ed ambientali escursionistiche organizzato da Fare Digital Media a Mamoiada il 16 e 17 Novembre 2018.
Tutte le info a questo link.